Siglato la settima scorsa l’accordotra Comoi e Ucimu per promuovere presso le imprese associate il valore e i vantaggi offerti da fondo Italy export Credit.
Italy export Credit, il fondo di diritto lussemburghese pensato per supportare le imprese italiane nell’attività di vendita all’estero, è l’oggetto di un importante accordo stretto dal gruppo Comoi, cui fa capo la società di gestione del fondo, e UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione che conta circa 200 imprese associate in rappresentanza di oltre il 70% del made in Italy di settore.
Siglato la settima scorsa, l’accordo, che ha preso la forma di un memorandum d’intesa, prevede che le parti collaborino per presentare e promuovere presso le imprese associate il valore e i vantaggi offerti da fondo Italy export Credit che interviene nel momento in cui la transazione commerciale con l’utilizzatore straniero necessita di finanziamento, massimizzando i benefici in termini finanziari.
“L’attività di interscambio con l’estero delle aziende italiane, e in particolare dei produttori di macchine utensili – ha sottolineato Gerardo Stigliani, direttore generale di Comoi – è uno dei principali canali di sviluppo dell’economia nazionale. Italy Export Credit si pone come un fondo di sistema in grado di creare finalmente un ponte tra gli investitori istituzionali e l’economia produttiva più vitale rappresentata dalle imprese che esportano. La partnership con UCIMU è opportuna per accorciare le distanze tra le aziende e il fondo, facilitando l’utilizzo dello strumento”.
Il fondo Italy Export Credit investe in trade finance receivables, ovvero obbligazioni di pagamento (lettere di credito e/o promissory notes avallate) – acquistate pro soluto dagli esportatori – rilasciate dalle banche dei Paesi importatori che intervengono nelle transazioni commerciali. Si tratta di operazioni basate sulla definizione di dilazioni di pagamento a beneficio dell’importatore di durata tra i 2 e gli 8 anni, rimborsabili su base semestrale per capitale e interessi.
“D’altra parte – ha affermato Luigi Galdabini, presidente UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE- una delle problematiche più rilevanti che le imprese si trovano oggi ad affrontare è proprio quella della disponibilità di finanziamento per gli utilizzatori stranieri che intendono acquistare le nostre macchine. La trattativa commerciale spesso si complica proprio per gli aspetti legati alla finanziabilità e sostenibilità della commessa”.
Interessata ad individuare strumenti che consentano ai propri associati di competere più efficacemente sul mercato internazionale, UCIMU ha identificato nel SIF messo a punto da Comoi un partner adeguato che, mettendo a disposizione del sistema produttivo i mezzi finanziari disponibili presso gli investitori istituzionali, sia in grado di supportare efficacemente le aziende italiane nei loro processi di internazionalizzazione.
“Questo accordo – ha concluso Luigi Galdabini – fa parte di una ampia serie di iniziative pensate da UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE per favorire le imprese associate nell’attività di export che, anche oggi in un momento di ripresa del mercato interno, rappresenta il 67% del totale prodotto dal settore”.
Il memorandum prevede che UCIMU “potrà facilitare i contatti con le imprese associate ed anche predisporre a vantaggio delle stesse eventuali dossier relativi ad operazioni di esportazione da sottoporre a Comoi collaborando con la stessa per facilitare la definizione di tali operazioni”.
Comoi è una società finanziaria appartenente al Gruppo CO.MO.I., in grado di fornire servizi globali di alta qualità ai propri clienti sia aziendali che privati. Il Gruppo ha una struttura internazionale con una società holding con sede in Lussemburgo e società operative in Italia (sotto il controllo della Consob e della Banca d’Italia) e Svizzera.
UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE è l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot, automazione e di prodotti a questi ausiliari (CN, utensili, componenti, accessori), che conta attualmente oltre duecento imprese associate cui va ascritto più del 70% del made in Italy di settore. UCIMU opera a fianco delle imprese supportandole in tutti gli ambiti dell’attività aziendale, con particolare riguardo al processo di internazionalizzazione.