Molteplici sono stati gli obiettivi raggiunti dall’open house Graziano tenutasi a metà novembre.
In primo luogo consentire alla clientela di vistare uno degli stabilimenti produttivi del Gruppo Gildemeister in Italia; mostrare tecnologie produttive, oltre ai torni di produzione Graziano, provenienti da altri stabilimenti produttivi DMG/Mori Seiki; e, infine, proporre in via ufficiale il nuovo strumento di finanziamento MG Finance.
Quindi, oltre a mostrare una macchina universale a 5 assi e motori lineari DMU 40 eVo con sistema pallettizzato e un centro di lavoro orizzontale NHX 5000 di produzione Mori Seiki, è stato anche presentato un modo per poter usufruire concretamente delle loro prestazioni.
Un nuovo strumento finanziario
Si chiama MG Finance ed è certamente un nuovo strumento che, in talune circostanze, potrebbe affiancare il leasing consentendo alle aziende di poter far fronte a commesse certe di medio lungo termine, senza dover esporsi economicamente con l’acquisto di macchine utensili senza la certezza di poterle ammortizzare dopo la chiusura della commessa. Lo stesso dicasi per quelle aziende neo costituite che non potendo presentare un bilancio non hanno acceso al credito.
«Lo abbiamo presentato già alla scorsa Bimu – dice Diego Spini Responsabile commerciale DMG Mori Seiki Italia – riscontrando un notevole interesse. A metà 2013, inoltre, verrà ufficializzata la costituzione di MG Finance Italia. Per la valutazione delle imprese che richiederanno questo servizio ci affidiamo a società che forniscono un quadro attuale della solidità di un’azienda, ma tutto avviene in tempi molto rapidi purché ci sia congruenza tra la macchina utensile richiesta (che rimane di proprietà di Mg Finance), il volume complessivo dell’investimento e l’assetto societario. Stabilito questo MG Finance noleggia la macchina al cliente attraverso DMG/Mori Seiki. Rispetto al leasing è una formula molto meno vincolante con gli evidenti benefici fiscali».
MG Finance, già attiva a pieno regime in Germania, Francia e molti altri paesi, vede la partecipazione, ciascuno per un terzo, di DMG, Mori Seiki e Mitsubishi Bank.
Lo stabilmento di Tortona
All’interno dello stabilimento centrale di Graziano Tortona vengono prodotti i 4 modelli che l’azienda propone sul mercato che sono: CTX Alpha nelle versioni 300 e 500 di distanza punte; CTX Beta con torretta e contromandrino; CTX Beta TC dotati di mandrino di tornio-fresatura e cambio utensili.
135 sono le persone che vi lavorano su una superficie di circa 20 mila metri quadrati: a Tortona la filiera produttiva è completa e passa dalla progettazione, al controllo qualità, fino all’aspetto commerciale e al servizio post vendita.
La produzione è organizzata per isole di lavoro, ovvero, piazzole di montaggio perfettamente equipaggiate con tutte le parti necessarie all’assemblaggio della macchina (minuteria inclusa) in cui si alternano i vari operatori in base alla loro specifica competenza. Questa logistica consente di ridurre al minimo i tempi di attraversamento della macchina all’interno dello stabilimento nonché i tempi di lavorazione dell’addetto al montaggio che non è costretto ad allontanarsi dall’area di lavoro alla ricerca dei componenti necessari.
A ogni commessa viene assegnato un numero di progetto che segue la macchina lungo tutto il suo percorso all’interno della fabbrica sin dal prelievo del primo pezzo dal magazzino fino alla spedizione della macchina stessa.
Per la realizzazione delle parti meccaniche l’azienda possiede una rete di qualificati fornitori esterni – molti dei quali appartenenti a DMG -, tuttavia, i pezzi più importanti quali mandrini e slitte vengono controllati al 100% e gli altri secondo un metodo statistico nella sala metrologica presente in Graziano.
Centro nevralgico della produzione sono le zone di pre-assemblaggio sia degli accessori della fluidica quali centraline idrauliche, condizionatori per la stabilizzazione termica ecc., sia della parte meccanica delle macchine, a cominciare dalla zona dedicata ai mandrini i quali vengono montati in ambiente controllato.
Questa organizzazione del lavoro consente di far giungere le macchine al reparto assemblaggio visto in precedenza già collaudate e meccanicamente pronte.