Tutte le incognite dietro il risultato del referendum che ha portato alla Brexit.
di Marco Tenaglia
Brexit è un risultato in parte annunciato ma che sino all’ultimo aveva lasciato spazi di speranza a chi, seppur critico nei confronti di un’Unione Europea certamente perfettibile, non crede che i muri, le divisioni e i particolarismi favoriscano la pacifica convivenza e la prosperità economica.
Tante analisi saranno fatte dopo il voto, tanti sensi di colpa e tante facce soddisfatte, ma quale futuro veramente ci aspetta? lo schiaffo all’Europa della Gran Bretagna fa male, ma quali segni veramente potrà lasciare? La lacrime dei ragazzi inglesi (la cui stragrande maggioranza ha votato ‘remain’) stridono davanti all’esultanza dei loro genitori fieri della riacquisita indipendenza del loro Paese dall’arcigna burocrazia UE.
La finanza trema e la City con essa. Ma quale sarà il futuro dei mercati?
I tanti interrogativi non troveranno certo una risposta a breve e sicuramente molto ancora verrà scritto, discusso, rivisto. Ma i problemi in Europa esistono davvero e il giudizio del popolo britannico è sacrosanto e rispettabile. Il 24 giugno si è quindi aperta una frattura profonda e forse indelebile nella costruzione della “casa comune europea”, che però non dovrebbe mettere in discussione l’obiettivo dei padri fondatori, ma certamente il modello politico-istituzionale che sino ad oggi ne ha rappresentato il valore.
La finanza trema e la City con essa. Ma quale sarà il futuro dei mercati?
I tanti interrogativi non troveranno certo una risposta a breve e sicuramente molto ancora verrà scritto, discusso, rivisto. Ma i problemi in Europa esistono davvero e il giudizio del popolo britannico è sacrosanto e rispettabile. Il 24 giugno si è quindi aperta una frattura profonda e forse indelebile nella costruzione della “casa comune europea”, che però non dovrebbe mettere in discussione l’obiettivo dei padri fondatori, ma certamente il modello politico-istituzionale che sino ad oggi ne ha rappresentato il valore.