Presentata in conferenza stampa la collaborazione Efort-Evolut per far fronte alle sfide del futuro.
I motivi della collaborazione strategica Efort-Evolut si capiscono perfettamente analizzando i numeri. In questo momento di grande sviluppo, la Cina si trova ad affrontare un gap tecnologico notevole rispetto agli altri Paesi manifatturieri: basti pensare che la densità di robot per 10.000 addetti arriva a 36 unità, poco più della metà della media mondiale di 66 e lontanissima dalla punta di 478 in Corea del Sud (dati IFR 2015). Ma i progetti cinesi sono molto ambiziosi e il Programma China 2025 ne è la testimonianza. In pratica l’obiettivo dichiarato per quella data è arrivare ad una produzione interna di elevato livello in tutti i settori tecnologici: dall’aeronautica al medicale, dall’informatica al ferroviario passando per il navale, l’automotive e l’energetico. Per raggiungere questo obiettivo è necessario quindi aumentare le performance dell’industria cinese. Se nel 2014 esistevano 102.000 robot in Cina, 237.000 nel Nord America e ben 311.000 in Europa, la proiezione per il 2017 ribalta questa situazione. Sono previsti 292.000 robot in Nord America , 343.000 in Europa e ben 428.000 in Cina. Vale a dire che, a fronte dei progressi di qualche diecina di punti percentuale, i cinesi puntano ad un sostanziale raddoppio.
Efort è il maggiore produttore cinese di robot antropomorfi a sei assi. Produce una gamma articolata di modelli perfettamente allineata ai maggiori produttori mondiali. Fuori dalla Cina è un nome praticamente sconosciuto anche se investe ben 4 milioni di Euro ogni anno in ricerca e sviluppo, quasi completamente focalizzati su Industry 4.0 e il famoso Internet of Things.
Avere tanti robot è sicuramente un buon punto di partenza, ma poi bisogna farli funzionare, e qui entra in gioco Evolut che oggi si posiziona sul mercato come uno dei più importanti integratori Italiani ed Europei di sistemi robotizzati nel settore General Industry, Automotive e della Fonderia, con più di 85 dipendenti e oltre 2.300 impianti installati.
La sede scelta per la conferenza stampa Efort-Evolut, a cui hanno partecipato You Wei, C.T.O. di Efort e Presidente Evolut spa, Franco Codini CEO di Evolut, Lorenzo Codini Chief Project Engineer di Evolut e Giampaolo Santin Direttore commerciale di Evolut, è caduta sulla Facoltà di Ingegneria dell’Università di Brescia rappresentata dai professori del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Industriale Rodolfo Faglia e Giovanni Legnani. E non è stata una decisione casuale. Si parla molto, infatti, di Industry 4.0 e di Internet of Things, ma poi queste cose non si fanno da sole, bisogna realizzarle. E per realizzarle servono persone: persone che devono essere formate, in modo completo e mirato.
Da questa convinzione, e dalla collaborazione con Efort, nasce da Evolut il progetto di formazione che coinvolge la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Brescia e l’Università cinese di Wuhu. L’obiettivo è ambizioso: porre le basi di una collaborazione interuniversitaria, con laboratori e percorsi formativi comuni, che porti alla formazione di giovani ingegneri che possano realizzare una reale Industry 4.0 per conto di Evolut nel settore dell’automazione, per conto di Efort nell’ambito della produzione di robot e per tutti i clienti che desiderano procedere in questa direzione. Si parte con queste intenzioni, sperando che si aprano altre porte alla collaborazione internazionale, che si possano attivare stage formativi, esperienze lavorative e dottorati di ricerca.
Questo il futuro. Per il presente, l’obiettivo è selezionare un numero importante di giovani ingegneri che desiderino dedicarsi a questa attività per ampliare l’organico di Evolut in Italia e nella sua filiale in Cina.