Il valore aggiunto tutto italiano

Nel recente impianto “Zig-Zag” costruito da Asservimentipresse per il settore Automotive, c’è tutta l’esperienza e la versatilità dell’azienda lodigiana.

Nell’epoca in cui incomincia a farsi largo il concetto di Industria 4.0, continuano a tenere testa e a essere apprezzate sul mercato internazionale la flessibilità e la qualità tipicamente italiane Peculiarità che si traducono in impianti fatti su misura, che vanno a cogliere perfettamente le esigenze dei clienti fin nei minimi dettagli.

Lo sa bene il Responsabile Commerciale di Asservimentipresse ingegner Ottavio Albini, il quale ha riscontrato anche alla recente Blechexpo di Stoccarda l’interesse dei clienti verso un’azienda con grande esperienza in grado di realizzare impianti di asservimento alle presse ad hoc, anche se ci sono, come sempre, luci e ombre che meriterebbero più attenzione.

«Il fatto che siamo in grado di costruire macchine su misura per l’esigenza del cliente oltreché, naturalmente, la nostra esperienza maturata nel corso degli anni mette cattura sempre l’attenzione dei visitatori a ogni manifestazione» dice Albini.

«Da noi i clienti sanno di poter trovare un ottimo rapporto tra qualità e prezzo che sono i due parametri fondamentali oggi per valutare un fornitore di tecnologia. Non bisogna dimenticare, infatti, che la continua e deleteria battaglia basata sul prezzo più basso costringe alcuni costruttori ad abbassare la qualità danneggiando non solo l’immagine del settore ma anche quella del nostro paese».

Nonostante il mercato italiano in ripresa, le fiere internazionali sono sempre sotto la lente di Asservimentipresse, per cui approfittiamo per chiedere a Ottavio Albini un parere su Blechexpo.

«Mi sembra una manifestazione che continua a crescere soprattutto se riferito al numero degli espositori. Siamo contenti della nostra partecipazione sebbene la tendenza attuale è quella di presenziare alle fiere per dare la possibilità al cliente di venirti a trovare, scambiare opinioni, tornare a parlare di commesse ferme nel cassetto».

Trova che sia una manifestazione interessante anche sotto l’aspetto tecnologico?

«Penso di sì anche se le maggiori novità si vedono soprattutto nel campo del taglio laser, anche perché nel mio settore di riferimento, quello delle presse, è sempre molto difficile portare in fiera e mettere in funzione le macchine per mostrarne le peculiarità. Ho notato comunque che c’è una tendenza nel presentare presse ad azionamento elettrico».

 

ing. Albini posa davanti all'impianto "Zig-Zag"

ing. Albini posa davanti all’impianto “Zig-Zag”

 

Nuovo impianto “zig-zag”

Ma il vero motivo della nostra visita in Asservimentipresse, che si trova a Masalengo in provincia di Lodi, è la realizzazione di un nuovo impianto destinato a un cliente polacco che lavora in ambito Automotive.

Detto impianto asservirà una pressa e relativo transfer destinata alla produzione di dischi in acciaio.

Esso è composto da un aspo con una portata di 10 t, una raddrizzatrice alimentante (che gestisce passo e avanzamento) per coil di spessore fino a 5 mm e larghezza di 800 mm.

L’impianto viene definito “zig-zag” per il motivo che la raddrizzatrice sposta il nastro anche trasversalmente sfruttandone il più possibile la larghezza e quindi risparmiando materiale.

Per fare in modo che tutto il sistema sia il più compatto possibile, raddrizzatrice e aspo si muovono contemporaneamente su asse elettrico in modo che il materiale, spostandosi da un lato all’altro, non tenda a inversarsi. Oltre a questo, l’impianto è dotato di sistema di lubrificazione del nastro e di un software che si interfaccia direttamente con i dati di produzione stoccati nella pressa.

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