Asservimenti Presse, oltre a essere una realtà dinamica e all’avanguardia, si contraddistingue per la trasparenza con cui si pone sul mercato.
Un periodo di grande fermento lavorativo, durante il quale sono in fase di costruzione varie tipologie di impianti di asservimenti presse di differenti dimensioni e per clienti diversi tra loro, è certamente il momento giusto per mostrare ai clienti “dal vivo” quali sono le reali capacità di un’impresa.
È proprio quello che ha pensato l’ing. Ottavio Albini, direttore commerciale di Asservimenti Presse, decidendo di aprire le porte dell’azienda lo scorso mese di aprile.
«Non capita spesso di avere contemporaneamente così tanti impianti in costruzione sia di grandi che di piccole dimensioni, una perfetta fotografia di ciò che Asservimenti Presse è in grado di offrire al mercato. Oggi, infatti, possiamo raggiungere una vasta fascia di clientela costituita da utilizzatori finali o da costruttori di presse italiani e stranieri» ha affermato Albini incontrato durante l’open house.
Il colpo d’occhio una volta entrati in officina è davvero piacevole; le tante isole di lavorazione dei diversi sistemi di asservimento sono altrettante dimostrazioni della versatilità produttiva di un’azienda dinamica e sempre in aggiornamento.
Il primo impianto di asservimenti presse che ci accoglie è destinato a un utilizzatore finale italiano che opera nel settore Automotive. Si tratta di una linea per coil da 800 mm di larghezza e 5 mm di spessore, con controllo Siemens interconnesso sia con la pressa sia con il sistema di Service dell’azienda: «il teleservice è per noi molto importante – afferma Albini – perché avendo linee che lavorano in tutta Europa è fondamentale essere in grado di intervenire anche a distanza ovviamente quando possibile. In generale, comunque, l’elettronica sta acquisendo un’importanza sempre più rilevante».
Sempre per il settore Automotive, per operazioni di profonda imbutitura su una pressa idraulica da 2000 t, è l’impianto molto completo per coil da 1250 mm di larghezza, 12 mm di spessore e aspo da 12 t, dotato di cesoia, sistema di saldatura, gruppo di raddrizzatura e sistema di estrazione dell’ultima parte del nastro quando non saldato.
Proseguendo con la visita ci imbattiamo in un impianto di notevoli dimensioni destinato a lavorare coil di lamiera altoresistenziale. Questo materiale richiede un elevato numero di rulli e controrulli perché occorre eseguire un’adeguata snervatura.
«Questa linea arriva a 1.000 N di resistenza ed è dotata di raddrizzatrice alimentante. Ha la particolarità di poter cambiare il treno di rulli interno qualora il cliente avesse bisogno di lavorare coil di diversi spessori fino a massimo 5 mm» sottolinea Ottavio Albini.
La linea è completa di aspo da 25 t e un gruppo di cesoiatura dopo la pressa meccanica per spezzonare il pezzo che va col transfer.
Votato alla versatilità è il successivo impianto che oltre all’aspo e alla raddrizzatrice è dotato di un gruppo di punzonatura che precede l’ingresso della pressa.
«In alcuni casi il cliente ha bisogno di eseguire ulteriori fori o piccole lavorazioni non previste sullo stampo, la cui modifica o realizzazione ovviamente richiederebbe costi molto elevati. In questo modo il cliente ha a disposizione un impianto estremamente versatile» ci spiega il direttore commerciale di Asservimenti Presse.
La filosofia costruttiva di Asservimenti Presse è orientata alla creazione di una rete di contoterzisti affidabili e di qualità per i componenti meccanici, riservandosi la parte di progettazione, assemblaggio e collaudo all’interno dell’azienda. «Nonostante questo – spiega Albini – abbiamo di recente concluso l’ampliamento dello stabilimento per fare spazio a una serie di macchine utensili che in caso di necessità possono sopperire a un eventuale ritardo dei fornitori. D’altronde i tempi di consegna sono sempre più brevi e i pezzi sempre più speciali».
Cogliamo l’occasione per chiedere ad Ottavio Albini come sono andate le cose nel corso del 2014 e quali sono le prospettive per l’anno in corso.
«Nonostante il mercato altalenante caratterizzato da elevati picchi di lavoro altri più tranquilli, lo scorso anno è andato molto bene grazie anche al ritorno del mercato italiano che abbiamo recuperato con prodotti ormai collaudati che possiamo proporre a un prezzo concorrenziale senza rinunciare alla qualità. Il 2015, per le commesse arrivate a fine 2014, è iniziato alla grande, non resta che vedere come andrà nella seconda parte dell’anno».