Anche Gonzalo ha voluto essere presente alla 23ª edizione di EuroBLECH. La coda del tifone ha infatti spazzato l’Europa con i suoi forti venti proprio nei giorni in cui si svolgeva la mostra internazionale delle tecnologie dedicate alla lavorazione della lamiera. Di sicuro non ha spazzato la voglia di investire dimostrata dai 59.600 visitatori specializzati provenienti da tutto il mondo.
Folta anche la platea di espositori presenti, ben 1.573, provenienti da 38 paesi con la conseguente ampia offerta di prodotti tecnologicamente avanzati molti dei quali presentati in prima mondiale.
Una situazione fotografata perfettamente da Nicola Hamann, Amministratore Delegato della Mack Brooks Exhibitions, organizzatrice della fiera: «Lo stato d’animo prevalente in fiera era di assoluto ottimismo, giustificato dalla vivacità presente in ognuno degli otto saloni espositivi. Un primo sondaggio tra gli espositori dice che le imprese partecipanti sono state molto soddisfatte del risultato di EuroBLECH 2014. La stragrande maggioranza degli espositori sono stati in grado di raggiungere in tutto o in gran parte i loro gruppi target; hanno elogiato la qualità dei visitatori e l’internazionalità del pubblico».
L’atmosfera respirata a EuroBLECH 2014 riflette le prospettive complessivamente positive del settore della lavorazione della lamiera. L’indagine condotta mostra che le aziende valutano il clima economico attuale come più favorevole rispetto a due anni fa. Avvicinarsi a nuovi mercati era l’obiettivo principale per gli espositori della fiera che si è rivelata di carattere ancora più internazionale.
«Il 52% degli espositori era straniero (non tedesco, ndr) rispetto al 48% dell’edizione precedente; mentre il 38%% dei visitatori di quest’anno non era tedesco, rispetto al 34% della mostra del 2012» afferma Nicola Hamann.
Tra le nazioni principali da cui provenivano i visitatori citiamo, oltre ovviamente la Germania, Paesi Bassi, Austria, Svizzera, Italia, Polonia, Svezia, Turchia, Repubblica Ceca, Spagna, Gran Bretagna, Belgio e Stati Uniti.
Va sottolineata, infine, la qualità delle visite agli stand, garantita dalla elevate percentuale di operatori del settore con potere decisionale (81%).
Lamiera 4.0
Perseguendo le linee guida di Industria 4.0 ad Hannover sono state presentate nuove soluzioni, finalizzate all’ottenimento della massima efficienza di processo.
Come ogni EuroBLECH che si rispetti non sono mancate le novità tecnologiche presentate per la prima volta al mercato internazionale. È di prassi, infatti, che la manifestazione per antonomasia dedicata alla lamiera, rappresenti il momento migliore per il lancio di nuovi prodotti. E ciò vale sia per i grossi gruppi mondiali, che fanno tendenza, sia per le aziende più piccole anch’esse ricche di grande genialità.
Filo conduttore della manifestazione, divenuto nel corso degli anni sempre più forte e consistente, è l’Automazione dei processi nonché l’integrazione, l’ottimizzazione e la programmazione degli stessi. Tutti i progressi che le macchine mostrano in termini di rapidità ed efficacia devono essere seguiti da componenti associati pertinenti. Carico e scarico delle macchine, stoccaggio, movimentazione dei diversi materiali che devono essere lavorati.
Per questo motivo, abbiamo potuto ammirare nei vari stand di EuroBLECH molte soluzioni automatizzate, isole robotizzate, nuovi magazzini lamiere, sistemi di carico/scarico compatti, rapidi, flessibili.
Amada ha presentato EG-6013 AR, una cella automatica di piegatura polivalente facilitata da sistemi automatici robotizzati. Tale cella è dotata di un sistema automatico robotizzato estremamente flessibile con sistemi di sensori innovativi nella meccanica posteriore. Essa lavora lamiere tra 40 x 80 e 300 x 300 millimetri. Se il formato della lamiera aumenta fino ad un massimo di 1.000 x 800 mm, l’ impianto indicato è la nuova cella di piegatura HG-1003 ARM. Il suo robot gestisce fino a 20 chilogrammi di carico utile. I pezzi medie grandi, come profili, pannelli o rivestimenti con un massimo di 2.500 x 1.250 millimetri, richiedono maggior potenza. Per loro è stata concepita la cella di piegatura HG 1303 ARM, il cui robot ha come limite di carico massimo ammissibile ben 80 kg.
Per quanto riguarda l’integrazione nei progetti di lavorazione il colosso giapponese ha fatto un ulteriore passo avanti con il software VPSS 3i. Le informazioni sulla lavorazione della lamiera (taglio, piegatura o saldatura) incorporate nel software di Amada non sono dedicate in maniera separata a ogni singola lavorazione del pezzo. Ora, il software anticipa tutte le operazioni che devono essere completate sul particolare da assemblare dall’inizio alla fine.
Soluzione specifica per le lavorazioni laser sempre più veloci quella di Bystronic.
Con l’aumentare della velocità di taglio e la maggiore produttività cresce infatti la necessità di manipolare il materiale in modo più efficiente, soprattutto negli impianti di taglio laser nel formato 4 per 2 metri (4020). Su questi impianti vengono infatti lavorate grandi lamiere, che a partire da un determinato spessore risultano molto difficili da gestire manualmente.
Bystronic estende perciò al formato 4020 l’attuale soluzione ByTrans Extended. L’unità di automazione riprende tutte le operazioni di carico e scarico sulla tavola intercambiabile degli impianti di taglio laser nel formato 4020. Il flusso di materiale risulta così massimizzato. Per il carico e il successivo scarico della lamiera, ByTrans Extended 4020 impiega solo 75 secondi.
ByTrans Extended 4020 non è soltanto veloce, ma anche sorprendentemente versatile. L’unità di automazione dispone di due cassette a caricamento variabile che creano nuove possibilità nella gestione del materiale. Entrambe le cassette possono accogliere lamiere diverse. È anche possibile caricare materiale grezzo nella prima e scaricare pezzi tagliati di grandi dimensioni nella seconda, o ancora materiale grezzo nella cassetta 1 e lastre di protezione nella cassetta 2. Queste ultime vengono frapposte tra le lamiere tagliate, una soluzione ideale per proteggere i particolari sensibili ai graffi.
Nell’ambito dell’ottimizzazione dei processi, sempre Bystronic ha presentato ByOptimizer, un esclusivo servizio online per elaborare piani di taglio ottimizzati in un attimo. ByOptimizer si basa su una tecnologia cluster di nuova concezione sviluppata dall’azienda svedese Tomologic. La tecnologia raggruppa i pezzi da tagliare automaticamente sulla lamiera. Così stipati da eliminare praticamente qualsiasi interstizio, in cui solitamente penetra materiale di scarto. I pezzi compattati vengono poi tagliati effettuando percorsi di taglio. Rispetto ai piani di taglio tradizionali, ByOptimizer su una lamiera standard da 2 m x 1 m ottiene un chiaro vantaggio del 15%. Circa 60 pezzi, che normalmente dovevano essere ricavati utilizzando due lamiere, oggi ByOptimizer li raggruppa su una sola lamiera, grazie a uno sfruttamento efficiente del materiale. In questo modo non solo si risparmia sul materiale, ma anche sui tempi di attrezzaggio, perché non occorre posizionare una seconda lamiera per lo stesso ordine di taglio.
Il raggruppamento compatto dei pezzi consente anche di avere linee di taglio molto più efficienti sulla lamiera rispetto a prima. Le linee di taglio più brevi per il laser comportano complessivamente una realizzazione più rapida dell’ordine di taglio. Il vantaggio in termini di tempo rispetto ai piani di taglio tradizionali, su una lamiera standard da cui si ricavano 60 pezzi circa, a seconda della complessità e dallo spessore del materiale, si aggira attorno al 19%.
“Art to part 2.0” era lo slogan di presentazione con il quale LVD invitava i visitatori a toccare con mano le nuove caratteristiche del software di programmazione offline Cadman® per la punzonatura, piegatura e taglio laser. Cadman è un sistema CAD / CAM integrato, basato su PC operante in ambiente Windows®. Le funzioni automatiche di Cadman semplificano la programmazione e aumentano sia la produttività sia la flessibilità del processo di lavorazione della lamiera.
Sempre a proposito di integrazione, LVD ha, inoltre, presentato il nuovo Touch-i4, un tablet basato su Windows che fornisce una panoramica di tutto l’officina di fabbricazione. Touch-i4 genera e presenta informazioni in tempo reale necessarie per gestire in rete le macchine per il taglio laser, punzonatura e piegatura.
Queste informazioni possono essere visualizzati e gestiti in modalità wireless in officina consentendo all’operatore di prendere decisioni sulla base di lead-time, costi, tecnologia e del carico di lavoro della macchina.
Anche Prima Power ha presentato la sua grande famiglia di prodotti software, in cui si è aggiunto il nuovo membro Tulus® Power Processing, un sistema MES (Manufacturing Execution System), per la gestione del processo produttivo. Con questo prodotto è possibile controllare l’intero processo produttivo dalla gestione degli ordini, alla programmazione e lo scheduling delle macchine, fino al prodotto finito e alla reportistica. Lo stato della produzione e la fase di lavorazione di ogni pezzo sono sempre noti, permettendo una gestione della produzione trasparente e facile.
Per la programmazione e il controllo delle pannellatrici Prima Power è oggi disponibile il nuovo prodotto Tulus® Bend, all’interno della suite Tulus®, unitamente a Master Bend.
The Operator fornisce servizi e supporto tecnico di prima classe per tutti i clienti Prima Power a livello globale. The Operator raccoglie informazioni della macchina da molte fonti, ad esempio attraverso videocamere e controlli remoti, assicurandone un costante monitoraggio durante l’intero ciclo di vita della macchina. The Operator controlla anche la condizione e la sicurezza del sistema, permettendo che la produzione proceda senza difficoltà e interruzioni.
Il software CAM NC Express e3 è stato sviluppato per ottenere le migliori prestazioni dalle macchine Prima Power. È testato su questi prodotti e totalmente supportato da Prima Power. NC Express e3 dispone di una nuova funzionalità di importazione di modelli 3D, che supporta una vasta gamma di formati CAD, e permette uno sviluppo preciso del modello per le successive lavorazioni con le macchine laser, combinate o di punzonatura Prima Power. I nesting dei pezzi sono estremamente efficienti con un metodo di nesting ad alte prestazioni e forma libera disponibile come standard. Il post-processing e l’ottimizzazione del percorso, ampiamente testati, generano programmi veloci e affidabili per le macchine Prima Power. L’utente può verificare i programmi con un nuovo modulo di simulazione, che mostra il percorso esattamente come verrà eseguito dalla macchina.
Prima Power ha presentato anche Maestro-Libellula® Tube, il nuovo sistema di programmazione per le macchine laser 2D con asse rotante per il taglio di tubi tondi, quadrati e rettangolari.
Come dicevamo all’inizio, l’introduzione dell’Internet delle Cose e dei Servizi ha accelerato l’arrivo di quella che è considerata la quarta rivoluzione industriale.
Salvagnini ha presentato presenta ad Hannover alcune novità di prodotto e di processo che sposano appieno le linee guida di Industria 4.0. In prima evidenza c’è la soluzione FlexCell, che vede le macchine integrate e colloquianti tra loro grazie al software proprietario OPS. Segue il sistema MAC 2.0, che consiste in un insieme di sensori, segnali ed algoritmi che permettono alla pannellatrice di adattarsi automaticamente in ciclo e di modificare i movimenti del gruppo di piegatura. E poi la linea S4+P4, con software dedicati che consentono ai due sistemi di comunicare tra loro, di bilanciare la produzione per aumentare la produttività, ridurre gli scarti e i tempi di attesa.
Il software OPS-FlexCell che sovrintende e comanda la gestione di una cella FlexCell non è altro che l’evoluzione di uno dei moduli che compongono il software proprietario Salvagnini OPS che oggi l’azienda ha deciso di proporre, completamente rinnovato e potenziato, con nuova enfasi e certa della validità di questo strumento.
Acronimo di Order Processing System, OPS nasce alla fine degli anni 90’ per interfacciare le macchine Salvagnini ai gestionali dei clienti. Negli anni è stato via via arricchito di numerose nuove funzionalità che le varie esperienze applicative maturate sul campo hanno richiesto e suggerito, al punto da farlo diventare un vero e proprio, supervisore di produzione, in grado di gestire gli ordini di produzione, trasformarli in programmi, inviarli alle macchine, regolare ed ottimizzare i flussi produttivi e gestire il Visual Management a bordo macchina. È quindi un prodotto software maturo, che si è evoluto in funzione del mercato, diventando appunto un sistema completo di gestione della produzione.
La nuova cella FlexCell costituisce un’altra soluzione innovativa proposta da Salvagnini nell’ambito dell’automazione di processo. Con FlexCell, infatti, Salvagnini presenta per la prima volta sul mercato un nuovo concetto di cella produttiva, in cui è applicata la medesima filosofia che sta alla base del funzionamento della linea S4+P4, interpretata però con modalità differenti. è una soluzione, che parte dalla piegatura e che si può estendere a monte anche al taglio, per gestire al meglio il flusso di una cella composta da due o più macchine stand alone, interamente comandate dall’unico software proprietario OPS-Flexcell, migliorando in modo considerevole l’efficacia produttiva complessiva.
Alla base del nuovo software di gestione e programmazione sviluppato da Trumpf c’è una innovativa filosofia operativa. Stiamo parlando di TruTops Boost che unisce in un unico sistema tutti i passaggi necessari per generare i programmi di lavorazione della lamiera, quali taglio, piegatura e punzonatura. Il programma guida l’operatore attraverso il processo e fornisce il supporto a numerose funzioni automatiche. Il software, sulla base della commessa, gestisce la progettazione, genera uno sviluppo del pezzo e prepara i programmi CN per taglio laser 2D, punzonatura e piegatura. Non è più necessario inserire in memoria altre informazioni durante passaggi intermedi. Ciò comporta notevoli vantaggi. Per esempio, l’operatore ha a portata di mano la versione più recente di tutti gli ordini di lavoro ed è in grado di visualizzare lo stato di avanzamento di ciascuno di essi. Inoltre, TruTops Boost riconosce immediatamente quando una specifica è stata modificata nel progetto o nella programmazione. Il software poi regola automaticamente le fasi di lavorazione a monte o a valle e avvisa l’operatore se deve intervenire.
TruTops Boost ha due livelli di funzionamento. Il livello di controllo HomeZone serve per avere a portata di mano tutti gli ordini e i programmi in modo molto rapido e automatico. Per chi, invece, necessita di intervenire sui singoli parametri di lavorazione può farlo attraverso il TecZone. Il grande vantaggio è che gli operatori possono utilizzare entrambi i livelli contemporaneamente.
Con HomeZone sono necessari solo tre passi per arrivare al programma CN finito partendo dal disegno. Nella prima fase, l’operatore importa il disegno in TruTops Boost e inserisce i parametri della commessa, quali dati lavorazione, numero di pezzi, cliente e materiale. Nella seconda fase, il sistema calcola automaticamente come il pezzo può essere realizzato e genera a video lo sviluppo pezzo. Nella terza fase, il software calcola automaticamente il programma CN per la macchina selezionata dall’operatore memorizzata dal sistema.
TruTops Boost contiene tutte le informazioni e le competenze detenute da Trumpf nell’ambito della lavorazione della lamiera, ivi incluse le conoscenze dei materiali, di progettazione e ovviamente delle tecnologie.
Laser in fibra per tutti i gusti
Le prestazioni degli impianti di taglio laser sono da sempre un tema essenziale per gli addetti alla lavorazione di lamiere. Tagli veloci e di alta qualità consentono infatti di aumentare la produttività e di renderla più efficiente.
“Less is more” è il principio sul quale è stato progettato il laser Amada ENSIS-3015 AJ. Con soli 2 kW di potenza, questo laser fibra è in grado di tagliare dall’acciaio dolce fino a spessori fino a 25 millimetri. Il trucco: il fascio viene modulato automaticamente a seconda dello spessore del foglio. Se le lamiere sono sottili, il fascio laser si limita al nucleo interiore della fibra. Se lo spessore del diametro aumenta, aumenta anche il diametro del fascio laser. In questo modo la linea di taglio diventa per spessori di lamiera crescenti un po’ più larga.
L’utente beneficia di intervalli di produzione lunghi e senza presidio, praticamente senza tempo di set-up ed eventualmente con un elevato grado di automazione.
Per chi punta a elevatissime velocità di taglio Bystronic ha proposto l’impianto di taglio laser a fibra BySprint Fiber. Il laser a fibra da 6 kW taglia lamiere in acciaio inossidabile di 3 millimetri tre volte più in fretta rispetto a una sorgente laser CO2 di pari potenza. A seconda dello spessore e del materiale, la produttività aumenta così fino al 300 per cento.
L’impianto BySprint Fiber con laser da 6 kW dispone pertanto di serie della funzione di sicurezza Cut Control, che sorveglia il processo di taglio e riduce il rischio di tagli errati. Grazie a Cut Control la macchina si ferma automaticamente e torna indietro, riprendendo il taglio interrotto.
A chi non basta eseguire tagli rapidi in lamiere fino a 15 mm di spessore Bystronic per la BySprint Fiber da 6 chilowatt la nuova funzione aggiuntiva Power Cut Fiber, che consente di ottenere tagli estremamente fini di alta qualità fino a spessori di 30 mm.
Un’altra funzione aggiuntiva per il laser in fibra prende il nome di Detection Eye, che in pochi secondi misura automaticamente le lamiere caricate prima dell’inizio del taglio. Gli operatori riducono così i tempi di messa a punto e adattano i piani di taglio esattamente alla lamiera approntata, a beneficio di risultati di assoluta precisione fino ai bordi della lamiera.
Electra 3015 4 kW è il nome della novità LVD nel campo degli impianti di taglio laser in fibra. Alimentato da una sorgente di fibra laser a stato solido ad alta efficienza, Electra FL è estremamente veloce, svolge lavorazione accurata dei materiali in lamiera tradizionali come l’acciaio dolce, acciaio inossidabile e alluminio con la versatilità di trattare efficacemente metalli come rame e ottone. Il maggiore assorbimento del fascio laser da parte del materiale offre velocità di lavorazione fino a tre volte superiori rispetto a sorgenti laser CO2 su lamiere sottili. Electra FL è equipaggiata con il più recente
L’interfaccia operatore/ macchina si chiama Touch-L, che rende l’Electra FL facile da usare e gestire. Touch-L ha un touch screen da19 pollici e utilizza un’interfaccia grafica per guidare in modo efficiente e senza sforzo l’utente attraverso tutte le interazioni uomo-macchina necessarie.
Anche Yamazaki Mazak ha presentato la sua nuova serie di macchine laser in fibra progettate per il taglio ad alta velocità.
La nuova Serie Fiber comprende due macchine, la Optiplex 3015 Fiber II, che è già disponibile per i clienti Mazak e la Optiplex 4020 Fiber II che ha fatto il suo debutto a Euroblech 2014.
Entrambe le macchine sono state specificamente progettati per il taglio ad alta velocità, con la possibilità di convogliare una maggiore densità di fascio e dell’energia laser nel taglio, con una lunghezza d’onda circa il 90% più corta rispetto a un laser CO2.
Entrambe le macchine sono disponibili nelle versioni da 2 kW e 4 kW e sono in grado di penetrare rapidamente il materiale da lavorare, consentendo un aumento di produttività di oltre il 30%, rendendo Optiplex ideale per gli ambienti di produzione altamente automatizzati.
Il 3015 e 4020 sono dotate di una nuova testa chiamata “Mazak Multicontrol Torch“ di serie che offre il controllo del diametro del fascio, sistema autofocus e una finestra di protezione in una posizione più alta per proteggere la lente da eventuali contaminazioni. La torcia permette anche una serie di funzioni automatiche per ridurre i tempi di set-up, tra cui il cambio automatico degli ugelli, la pulizia automatica degli ugelli e un sistema automatico di calibrazione che mantiene una corretta distanza tra l’ugello e la superficie del foglio di lamiera.
I modelli Optiplex sono dotati di controllo Mazak Preview 3, che è il 10% più veloce rispetto al modello precedente.
Molte le novità presentate da Prima Power nell’ambito dei laser in fibra per il taglio 2D e 3D.
Innanzitutto la nuova macchina laser 3D dedicata ai componenti automobilistici denominata Laser Next. Essa ha un volume di lavoro di 3.050 x 1.530 x 612 mm ed è equipaggiata con laser fibra ad alta brillanza da 3 kW o 4 kW. La sua testa di focalizzazione compatta e completamente sigillata per la migliore protezione, è caratterizzata da motori diretti, doppio SIPS per protezione in caso di urti, sensore completamente metallico e Focal Position Control.
Interessante anche la nuova versione di Platino Fiber che si basa sulla ormai collaudata piattaforma Platino. Sei anni di esperienza e centinaia di sistemi laser fibra nel mondo hanno permesso a Prima Power di sviluppare un prodotto totalmente focalizzato sulle applicazioni di taglio fibra e capace di sfruttare tutti i vantaggi di questa tecnologia innovativa.
Il primo risultato è un sostanziale aumento della produttività, ottenuta soprattutto attraverso nuovi dispositivi di piercing, principalmente per acciaio dolce di medio-elevato spessore.
Questa riduzione di tempi ciclo è anche unita a un miglioramento della flessibilità applicativa, che include il taglio efficace di materiali altamente riflettenti e di acciaio dolce di forte spessore (fino a 25 mm). Grazie alla nuova lente di focalizzazione, questa versatilità applicativa può essere sfruttata senza tempi di setup, poiché tutti i materiali sono tagliati con un’unica lente universale. L’affidabilità della testa è ulteriormente incrementata grazie alla nuova architettura, in cui la catena ottica è totalmente sigillata e protetta da ogni possibile contaminazione.
I vantaggi del laser a stato solido sono stati inseriti da Trumpf nella combinata punzonatrici/laser TruMatic 6000 fiber che garantisce elevate produttività su lamiere sottili.
La macchina unisce l’alta velocità di taglio laser possibile con la sorgente TruDisk 3001 con i 180 kN di forza di punzonatura a 1.000 colpi al minuto, con gli azionamenti altamente dinamici. Grazie a questi parametri la TruMatic 6000 fiber taglia, punzona e modella lamiere fino a 6,4 millimetri di spessore. Le incisioni possono essere realizzate alla ragguardevole velocità di 2.800 colpi al minuto. Quando si considera la produttività, i punti di forza del laser a stato solido vengono esaltati su acciaio al carbonio zincato e acciaio inox rivestito dal film protettivo. In questo campo di applicazione le velocità avanzamento sono ben sei volte quelli di un laser CO2 di pari potenza.
Con l’impiego del laser trasmesso in fibra, la TruMatic 6000 fiber acquista maggiore flessibilità potendo lavorare anche metalli non ferrosi quali rame e ottone. Grazie alla tecnologia di taglio azoto, la migliore qualità del bordo e la precisione dimensionale può essere realizzato in metalli non ferrosi con deformazione termica minima. Il design unico del laser TruDisk consente di effettuare operazioni affidabili, indisturbate dal’eventuale potenza laser riflessa del materiale durante il taglio. In questo modo la TruMatic 6000 fiber stabilisce inoltre nuovi traguardi nella qualità e flessibilità.
Sorprese dal mondo della piegatura
Precisioni sempre più spinte e alte velocità di processo sono gli obiettivi che si desiderano raggiungere anche nella piegatura della lamiera. Ampia e variegata si è dunque presentata l’offerta di queste macchine a Euroblech 2014.
Amada ha proposto i modelli della serie HFE 3i e della serie HG.
Le presse piegatrici HFE 3i possiedono proprietà di piegatura veloci, semplici e affidabili. In particolar modo, la loro applicazione versatile a una vasta gamma di operazioni di piegatura, evidenza l’affidabilità dell’intera serie.
Le macchine HG sono i modelli di punta del portfolio Amada e sono particolarmente adatte per la produzione di lotti piccoli. Tecnologie sofisticate consentono a queste piegatrici di lavorare raggiungendo la massima precisione e velocità di processo.
In occasione della fiera, le versioni HG-1003 ARs e HG-1303 Rm sono state inserite in altrettante isole automatizzate di piegatura estremamente innovative.
Bystronic ha presentato un impianto ad alta velocità dal design compatto. La Xpert 40 fornisce un primo assaggio di quello che sarà il futuro della piegatura con Bystronic nel piccolo formato. Verrà lanciata sul mercato nella primavera 2015 per completare l’offerta nel segmento dei piccoli impianti.
La nuova pressa piegatrice convince soprattutto per la sua velocità. La costruzione leggera e innovativa conferisce alla Xpert 40 una dinamica estremamente elevata con velocità di piegatura che raggiungono i 25 millimetri al secondo. La macchina è così in grado di piegare piccoli pezzi in un terzo del tempo richiesto con le presse di maggiori dimensioni. Su una lunghezza di piegatura di un metro, la Xpert 40 esercita una forza di piegatura di 40 tonnellate. A garantire la perfetta sinergia tra velocità, precisione e forza ci pensa il controllo ByMotion di nuova concezione di Bystronic. Il controllo coordina l’esatta accelerazione della tavola superiore e dei riferimenti posteriori. I risultati di piegatura possono così essere ripetuti con la massima precisione.
Per sviluppare la Xpert 40, Bystronic ha percorso nuove vie. Nel processo di creazione della nuova macchina sono stati infatti coinvolti direttamente i clienti.
Ricca, come sempre, la proposta LVD nel campo delle presse piegatrici.
L’ultima nata è il modello elettrico Dyna-Press compatta, portatile e ad alta velocità, pensata per piegare pezzi di piccole dimensioni. Tra le caratteristiche tecniche principali la velocità di piegatura fino a 25 mm/s, la massima lunghezza di piega fino a 835 mm e una forza di piegatura di 12 t.
Dyna-Press è ideale flessione piccole parti. Rapida accelerazione e decelerazione del pistone servocomandata elettrica trasporta piegatura velocità fino a 25 mm al secondo per gestire massima curvatura lunghezza fino 835 mm e forza di piegatura 12 ton.
Con un ingombro di 1235 x 1092 mm Dyna-Press consente di risparmiare spazio prezioso e può essere comodamente spostata utilizzando un carrello elevatore standard. Il suo design ergonomico consente all’operatore di stare in piedi o seduto grazie a un sistema di auto-livellamento e posizionamento dei pedali.
La ben nota serie di presse piegatrici Easy-Form ha ora un nuovo design più moderno e migliori efficienza e facilità d’uso. Inoltre, possiede caratteristiche di sicurezza aggiuntive. Easy-Form 320/40 ha una tecnologia avanzata di controllo, servoazionamenti e sensori di scansione, che assicurano un funzionamento più reattivo e una maggiore produttività.
Le macchine Easy-Form sono dotate del sistema brevettato per il controllo dell’angolo di piega Easy-Form Laser che garantisce la ripetibilità della piega dal primo all’ultimo pezzo.
Le presso-piegatrici Prima Power di serie eP si basano sulla lunga esperienza nella presso-piegatura e nelle macchine servo-elettriche per la lavorazione della lamiera.
La tecnologia servo-elettrica, grazie a un sistema di pulegge per la trasmissione della forza, consente una notevole dinamica e una grande precisione. Una rigida struttura a “O” garantisce un eccellente controllo sul posizionamento della tavola superiore.
Un concetto “ampliato” di utensili include tutti i sistemi di utensili presenti sul mercato. L’uso della macchina è facilitato mediante il controllo touch di Prima Electro, un CNC allo stato dell’arte, una potente CPU e un ampio schermo touch.
La serie eP è in linea con la filosofia Green Means® di Prima Power, in quanto non è utilizzato nessun olio idraulico e il consumo di energia è molto basso.
Versatilità applicativa ma soprattutto massima efficienza produttiva sono gli obiettivi prefissi e raggiunti da Salvagnini con la pressa piegatrice B3 che sarà esposta per la prima volta equipaggiata con un dispositivo per il settaggio automatico degli utensili di piegatura. Si tratta del dispositivo ATA, acronimo di Automatic Tool Adjuster che, permette di cambiare e regolare in automatico la lunghezza dell’utensile recuperando tempi e di conseguenza efficienza produttiva nel caso della piegatura di lotti unitari o di pezzi parametrici.
Mentre l’operatore si volta per prelevare un nuovo foglio da piegare, il sistema ATA, praticamente in tempo mascherato, setta in automatico la lunghezza del pacchetto utensili e la larghezza della cava a “V” variabile. Si tratta di una soluzione assolutamente flessibile ed efficiente che permette di piegare in sequenza pezzi diversi l’uno dall’altro. È quindi la macchina ideale per coloro che avendo poca variabilità nei materiali da lavorare possono trarre enormi vantaggi ottimizzando il ciclo di piegatura attraverso l’eliminazione dei lunghi tempi di riattrezzaggio della macchina.
Precisione, flessibilità e facilità di impiego sono le peculiarità della nuova serie TruBend 5000 di Trumpf che impiegano un nuovo concetto di controllo e due differenti sistemi innovativi di misura dell’angolo.
Queste macchine sono dotate di un nuovo servo azionamento On-Demand a 4 cilindri. Tale sistema è molto dinamico ed estremamente silenzioso durante il funzionamento. Consente di ottenere maggior produttività ma al contempo un ridotto consumo energetico necessario solo durante il processo di piegatura.
Al centro del rinnovamento tecnologico delle proprie presse piegatrici, Trumpf mette sempre l’operatore come fulcro per la qualità della lavorazione, il quale viene coadiuvato da una serie di accessori ergonomici. Uno di questi è la MagicShoe, una scarpa da lavoro dotata di sensori intelligenti. Ciò rende più semplice per l’operatore muoversi e avviare la corsa indipendentemente dalla sua posizione di fronte alla macchina, non dovendosi più occupare delle noiose operazioni di trascinamento e posizionamento dei pedali. MagicShoe è omologata, testato e approvata dal TÜV. L’utilizzo è completamente sicuro e non vi è alcuna possibilità di avviare accidentalmente un colpo.
Il controllo TouchPoint TruBend è rivoluzionario ma al contempo semplice e intuitivo da utilizzare.
A disposizione dell’operatore un controllo anticollisione con visualizzazione 3D estremamente realistica. La macchina può funzionare senza mouse, utilizzando un monitor da 21,5 pollici che, come un tablet, è dotato della funzione multi-touch, e può essere utilizzato anche indossando guanti da lavoro. Gli operatori sono liberi di ruotare il monitor in qualsiasi posizione è loro conveniente.
La precisione degli angoli di piega è fondamentale in un processo di piegatura. Ed è per questo che Trumpf offre un assortimento di soluzioni intelligenti. TCB (Thickness Controlled Bending) riduce gli errori angolari causati da variazioni di spessore della lamiera, mentre per coloro che cercano la massima precisione dell’angolo in ogni situazione lavorativa esiste il sistema di misura angolare ACB (Automatically Control Bending).
Il sistema ACB misura l’angolo effettivo durante il processo di piegatura tenendo conto del ritorno elastico del materiale e regolando la corsa della pressa piegatrice per ottenere l’angolo desiderato.
Il sistema ACB è oggi disponibile in diverse soluzioni che consentono la più ampia possibilità e flessibilità di controllo e correzione automatica dell’angolo che il mercato possa offrire; ACB Laser utilizza raggi laser per flessibile ed un ampio controllo anche di angoli molto aperti. ACB Wireless impiega invece utensili dotati di tastatori sensorizzati in grado di controllare angoli con lembi di piegatura molto piccoli, l’utensile sensorizzato viene oggi attrezzato alla macchina come un comune utensile senza più necessità di connettere cavi come avveniva in passato. La piegatrice può essere dotata di tutti i sistemi (ACB Laser, ACB Wireless e TCB) così da attivare nel programma di piegatura quello più adeguato alla lavorazione da eseguire e garantire il più completo controllo della qualità di piega.
Nel settore delle pannellatrici Trumpf ha presentato TruBend Center, in particolare i modelli 5025 e 5030 con una lunghezza di piegatura rispettivamente di 2,5 metri e 3 metri.
Le macchine, dotate di cambio utensili automatico, possono lavorare fogli di lamiera di alluminio. acciaio dolce, acciaio fino a 3 millimetri di spessore e inossidabile fino a 2,2 millimetri di spessore. Queste pannellatrici sono state progettate per essere estremamente flessibili e produttive essendo in grado di realizzare una vasta gamma di pannelli che va dai più tradizionali a quelli più complessi, in lotti piccoli e medi nonché pezzi singoli.