EMOzionante
di Fabio Chiavieri
EMO Milano 2021 verrà ricordata, se non per i grandi numeri, per essere stata la EMO tenutasi
durante il Coronavirus. Di sicuro, questa manifestazione ha fatto da spartiacque tra prima e dopo la
pandemia portandoci verso un altro mondo e un nuovo mercato che, come era successo dopo
l’attentato alle Twin Towers, non sarà più lo stesso. Anche questa volta, seppure per ragioni
diverse, le implicazioni saranno strategiche, tecnologiche e sociali. Fatta questa premessa, i numeri
forniti da Ucimu-Sistemi per Produrre raccontano un’edizione di successo probabilmente ben oltre
le attese con più di 60.000 presenza da 91 paesi, segno che nonostante l’emergenza sanitaria non sia ancora rientrata completamente c’è molta voglia di ripartire e dare seguito a nuovi progetti o a far
ripartire quelli accantonati. E poi non va trascurato nemmeno il piacere per molti di tornare a
visitare il nostro paese e, in particolare, una piazza così attrattiva come Milano. Tanti visitatori non
significano sempre tanti affari, ma le dichiarazioni dei partecipanti fanno invece pensare che il
binomio “molta affluenza-molto business” questa volta sia stato rispettato, così come sono stati
rispettati e apprezzati tutti i dettagli legati all’organizzazione dell’evento a cominciare dalla
sicurezza. I metri quadri espositivi sono risultati nel complesso 100mila pari a 6 padiglioni riempiti
da oltre 700 imprese che hanno messo in mostra il meglio della loro proposta.
Dal punto di vista dell’offerta tecnologica, come era prevedibile, la parte del leone l’ha fatta
l’automazione. La tendenza di una sempre più crescente richiesta di sistemi di produzione
automatizzati, con sistemi di automazione più o meno integrati nelle macchine, è proseguita anche
durante questa EMO. La pandemia, d’altronde, ha mostrato quanto sia importante rendere il più
indipendente possibile dall’intervento umano la produzione così come ha rivelato la debolezza della
catena del valore nell’approvvigionamento della componentistica e delle materie prime, peraltro
soggette a un aumento dei prezzi speculativo.
Finita la EMO, e speriamo pure l’epidemia, non resta che sperare nella conferma del rimbalzo
dell’economia che tutti si aspettavano. Non ancora superata invece, la problematica della mancanza
di componenti elettronici che sta rallentando di molto le consegne delle macchine.
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