Le celle di carico e il mondo delle misurazioni estreme

Molto probabilmente di fronte al termine “celle di carico”, a molte persone sorgerà spontanea questa prima, quasi ovvia, domanda: cosa sono?

I dubbi che possono avere i non addetti ai lavori, ovvero la maggior parte delle persone, riguardano infatti essenzialmente la natura del prodotto. Da questa prima interrogazione su quel che sono le celle di carico, consegue tutto un correlato di interessi in merito a cosa fanno, come funzionano, come si usano ecc…

Se invece volessimo ascoltare le domande di chi già conosce le celle di carico scopriremmo formulazioni più precise relative ai dettagli, al funzionamento, all’ambito o mercato d’utilizzo. Cose di questo tipo: come si calibrano le celle di carico, come testare le celle di carico o, ancora, come collegare una cella di carico, quali sono i prezzi ecc.

Ma qui le cose si complicano, soprattutto se scendiamo ancor più a fondo e cominciamo a distinguere tra i vari tipi di prodotto. Ci sono infatti quelle off center, a doppio taglio, a flessione (o soffietto). Le celle di carico a compressione a colonna o a compensazione elettromagnetica, quelle a perno o quelle speciali, come le celle prodotte da Celmi, l’azienda di Buccinasco (Mi) che dal 1981 è un punto di riferimento per il mondo delle misurazioni di precisione e la produzione di celle di carico.

Celle di carico for dummies

In questa sede non vogliamo andare troppo in là e preferiamo che a esporre dettagliatamente pregi, meriti e particolari di questo prodotto così complesso e, allo steso tempo, importante per molti settori non facilmente intuibili, siano gli esperti, come quelli di Celmi che ormai da oltre 30 anni si occupano di produrre sistemi di misurazione d’eccellenza.

Vogliamo però spendere qualche parola per raccontare cosa sono le celle di carico e soprattutto entrare un po’ più dettagliatamente nel merito delle loro applicazioni. Gli ambiti di utilizzo di questi prodotti e l’importanza del loro impiego potrebbero riservare delle interessanti sorprese.

Ma procediamo con calma, vediamo cos’è una Cella di carico.

Si tratta, come forse sarà già stato intuito, di un sistema di misurazione. Niente a che vedere però con le comuni bilance. Per pesi speciali, ci vogliono sistemi speciali. Sì, perché qui stiamo parlando di quantificare il peso di oggetti e prodotti estremamente grandi (ad esempio i silos) o estremamente piccoli (e qui entriamo nell’ambito delle misurazioni chimiche applicate al settore medicale e farmaceutico, ad esempio).

Nessun margine d’errore è concesso, quindi. Precisione è la parola d’ordine per il mondo delle celle di carico.

A questo punto è facile capire perché, per i casi come quelli citati, è occorso individuare una forma di misurazione alternativa (non vi eravate mai chiesti come si pesa il vagone di un treno, vero?).

È bastato cambiare prospettiva. Se non si può sollevare la nave per metterla sulla bilancia, si può, però, determinare il valore di una forza che le viene applicata.

La cella di carico è un componente elettronico che misura uno sforzo, di solito di compressione o trazione, applicato su un componente meccanico grazie alla misura di un segnale elettrico.

Per farla più semplice possiamo vederla cosi: si tratta di un corpo metallico, in acciaio o alluminio, al quale vengono applicati degli estensimetri che registrano la deformazione del materiale sottoposto a una forza di trazione o compressione. La variazione viene letta tramite un segnale elettrico e restituita nell’unità di misura corretta.

 

Sono intorno a noi…

Più che inquietare, l’affermazione che dà il titolo a questa parte dovrebbe rassicurarci perché l’introduzione delle celle di carico ha rappresentato un enorme passo avanti nei sistemi di pesatura e quindi nell’accuratezza e nella precisione di svariati sistemi di produzione industriale.

Naturalmente nella routine di tutti i giorni non le vediamo, ma ormai fanno parte integrante della nostra vita.

I settori di applicazione, infatti sono i più svariati. Vediamo quelli in cui opera Celmi, ad esempio:

  • Automotive: i sensori e i sistemi di pesatura possono essere applicati ai motori, ad esempio, sia quelli meccanici che quelli elettrici, sui banchi di collaudo degli auto veicoli oppure, ancora, possono servire per la pesatura di camion, gru, piattaforme aeree
  • Ingegneria navale: si possono usare su navi da crociera, yacht, barche a vela, anche da competizione, per controllare la pressione dei circuiti idraulici nelle imbarcazioni ma anche il valore delle forze che l’ambiente esterno esercita sull’imbarcazione
  • Paper and tissue: l’industria tessile e della carta hanno bisogno della precisione di questi strumenti per valutare la trazione e la compressione di prodotti trattati. Pannolini, tovaglioli di carta, Tessuto non tessuto, filati per l’abbigliamento, questi sono solo alcuni dei prodotti la cui qualità richiede l’impiego di strumenti di precisione

 

Questi sono solo alcuni esempi che vogliono far vedere quanto le celle di carico abbiano a che fare con la nostra vita di tutti i giorni e quanto importante sia la qualità del loro funzionamento.

Altri ambiti di applicazione sono:

  • Automazione industriale
  • Food and beverage
  • Oil & gas
  • Packaging
  • Sollevamento
  • Siderurgico
  • Medicale

Ma per conoscere meglio le potenzialità delle celle di carico, le loro caratteristiche e le applicazioni in questi mercati consigliamo di visitare il sito di Celmi.

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