Nuovi mercati, nuovi settori e nuove sfide applicative attendono il comparto degli ingranaggi

Una fase di forte dinamicità attende il mercato degli ingranaggi europeo, chiamato a confrontarsi con nuovi mercati, nuovi settori applicativi e, di conseguenza, nuove richieste di prestazioni elevate ed efficienza. Secondo le rilevazioni fatte da Frost&Sullivan, società di consulenza londinese, che ha recentemente elaborato un’analisi sul mercato internazionale degli ingranaggi, saranno soprattutto gli stati del Centro e dell’Est Europa a conoscere una fase di crescita del settore manifatturiero, sostenuti sia dalla domanda interna sia dalle esportazioni verso gli stati dell’Europa Occidentale e la Russia: non solo Germania e Inghilterra, dunque, ma anche Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria, Slovacchia e Romania rappresenteranno, nei prossimi tre anni, importanti mercati di sbocco per le imprese italiane specializzate nella produzione di trasmissioni di potenza ad ingranaggi. Guardando invece agli ambiti applicativi, le imprese del made in Italy troveranno ottime opportunità di business nel processo di elettrificazione dei veicoli per una mobilità urbana più sostenibile e dal settore dell’energia, chiamato anch’esso a confrontarsi con lo sfruttamento delle energie rinnovabili (l’eolico per cui vengono realizzate turbine, ma anche il solare termico e fotovoltaico, etc). Questi nuovi settori andranno ad affiancare i settori più tradizionali come quelli del packaging alimentare, del farmaceutico, della logistica e della movimentazione di beni.

Sono, dunque, sempre più numerosi i settori e i mercati che le imprese dovranno approcciare nel prossimo futuro, rinnovando il proprio know how e approccio competitivo. Attorno a questa sfida ruoterà la seconda edizione di Gear Forum, l’appuntamento internazionale che riunirà, a Parma il 25 marzo 2015, opinion leader, buyer esteri e i più importanti fornitori di ingranaggi.
La giornata di mercoledì 25 marzo si aprirà con una serie di convegni e interventi a cura del comitato tecnico scientifico della manifestazione, in cui si discuterà dello stato dell’arte e delle tendenze nelle tecnologie di produzione degli ingranaggi, focalizzando l’attenzione sui megatrend e sui mercati potenziali del settore degli ingranaggi. Spazio per la discussione anche di aspetti più pratici, legati all’ottimizzazione della produzione e al miglioramento delle prestazioni in fase progettuale, grazie ad esempio all’utilizzo dei software dedicati.

“Da questa seconda edizione di Gear Forum – commenta Monica Miches, Senior Consultant di Frost&Sullivan e tra i membri del comitato tecnico scientifico di Gear Forum – ci aspettiamo un forte dibattito sul futuro del comparto degli ingranaggi, chiamato non solo a confrontarsi con un contesto produttivo 4.0, sempre più smart e digitalizzato, in cui si deve ritagliare il proprio spazio, ma anche con una serie di nuovi servizi richiesti dalla clientela. Il comparto deve infatti incrementare le proprie capacità nell’assistenza post-vendita ed essere in grado di attuare servizi di manutenzione preventiva e di supporto nell’analisi dei big data”.

Dopo aver fatto il punto sulle sfide che il comparto dovrà affrontare, nel pomeriggio di mercoledì 25, verranno sviluppati, grazie alla collaborazione con i più importanti player del settore, approfondimenti pratici sui campi di applicazione delle trasmissioni e gli ingranaggi, nei diversi comparti: dall’aeronautico ed elicotteristico all’automotive, dal navale all’industriale (inclusa l’industria pesante) dal movimento terra all’energia ed eolico, sino all’agricoltura.

Per mostrare le innovazioni delle soluzioni di trasmissione nei vari settori di applicazione, da giovedì 26 marzo fino a sabato 28, durante MECSPE, la fiera internazionale delle tecnologie per l’innovazione, il Gear Forum si trasformerà in una Piazza dell’eccellenza, dove saranno presenti filiere produttive che mostreranno le varie fasi di lavorazione degli ingranaggi.

“Con queste premesse il Gear Forum si presenta come un’importante occasione di aggiornamento. Attraverso il confronto con esperti del settore, gli operatori potranno infatti accrescere la propria conoscenza sul futuro del comparto, sia in termini di cambiamenti tecnologici sia di nuove opportunità di business” conclude Monica Miches.