Ci sono realtà per cui l’innovazione tecnologica non è solo la manifestazione pratica di ingenti investimenti in R&D, ma diventa una vera e propria “stella polare” da seguire costantemente fino a farne la propria ragione di vita…aziendale.
È il caso di Amada, colosso mondiale nel settore delle macchine per la lamiera, presente in Italia da oltre 20 anni. La crescita dell’azienda, che conta nel nostro paese ben 3500 macchine installate, non può che essere vista in chiave tecnologica perché è proprio su questa base che si ramificano tutte le strategie successive di servizio al cliente, qualità del prodotto, formazione del personale e via dicendo.
Nel campo delle presse piegatrici, laser CO2 e fibra sono state recentemente presentate nuove macchine di ultima generazione che oltre a garantire prestazioni superiori in termini di precisione definiscono nuovi standard di efficienza economica.
Piegatrici con sistema ATC
ATC è acronimo di Auto Tool Changer e si tratta di un cambio utensili automatico utilizzato per la prima volta su presse piegatrici manuali quali sono quelle della serie HD.
Alla fiera Lamiera di Bologna Amada ha presentato questo sistema abbinato a una pressa piegatrice modello HD 1003 NT: «l’unico intervento dell’operatore a bordo macchina, in questo caso, consiste nel posizionamento guidato della lamiera – dice Marco Branchi tecnico Amada. Alle aziende che hanno un altissimo numero di attrezzaggi quotidiani consente di avere una grandissima flessibilità, in altri termini una produttività molto elevata anche per le aziende che fanno campionatura singola. La precisione dei pezzi realizzati viene garantita dal controllo meccanico BI-S dell’angolo di piega, meno rapido ma certamente più affidabile». La precisione del sistema viene garantita dalla misurazione tramite tastatore. I dati ottenuti vengono trasferiti in tempo reale al CN.
Le nuove presse piegatrici HD sono presenti in 7 modelli di diverse dimensioni per un’ampia gamma di applicazioni. Si passa dai 500 ai 2.200 kN di capacità di piegatura fino a 6.000 kN su richiesta. Il controllo numerico che gestisce queste macchine è l’AMNC (Amada Multimedia Networking Controller) con funzioni ampliate proprio per questa la serie HD. Il Tool Navigator è stato inserito all’interno della pressa standard, così come il citato cambio utensili automatico.
Una nota da segnalare relativamente alle presse piegatrici HD è il motore ibrido per la tavola superiore silenzioso, preciso e economicamente efficiente. Esso lavora solamente quando richiesto e non in continuo, con un impatto positivo sul risultato finale della piegatura in contrasto con il sistema idraulico tradizionale.
Piegatura High Speed
La nuova linea di presse piegatrici HFE-M2 – ormai di riferimento tra le presse piegatrici di alta qualità – presenta una maggiore semplicità di programmazione. Alla kermesse bolognese è stata presentata nella variante High Speed con velocità di piega di 10 m/min, 20 m/min di velocità i discesa e 15 m/min di velocità in salita.
«In opzione su tutte le macchine, inclusa la entry level, diamo la possibilità di avere il Digipro – continua Branchi. Si tratta di un pratico goniometro digitale che, tramite interfaccia a infrarossi, invia senza fili l’angolo di piegatura misurato al controllo».
Laser: CO2 e fibra a voi la scelta
Amada ha sempre creduto nel laser CO2 e tuttora ci crede come dimostrano gli studi sulle sorgenti di utlima generazione che tendono sempre di più ad abbassare i costi di utilizzo.
Dice Marco Branchi: «è noto che il laser in fibra è molto vantaggioso in termini di produttività e qualità su spessori di basse dimensioni, ma su spessori oltre i 4-6 mm a seconda del materiale, il CO2 torna a essere molto competitivo. Le nostre nuove sorgenti CO2 tendono a ridurre il più possibile i costi del suo utilizzo come per esempio quelli dovuti alla manutenzione e a incrementare la produttività. Grazie a questo sforzi una buona fetta del fatturato Amada proveniente dalle macchine laser deriva ancora dal CO2 in Italia. Un terzista oggi come oggi deve puntare alla massima produttività ma anche alla massima flessibilità, per questo nella sua officina almeno una macchina laser CO2 non può mancare, qualora decida di investire in questa tecnologia di lavorazione».
La nuova generazione di macchine CO2 progettata da Amada è inserita nella serie LCG-3015 ad azionamento diretto. Si tratta di macchine estremamente versatili per la lavorazione di materiali sottili e spessi ad alta velocità di avanzamento (170 m/min). La macchina si basa su una nuova tecnologia realizzativa contando su una traversa con baricentro basso a sistema di azionamento di ultima generazione. Le velocità così elevate sono dovute alla riduzione del 30% della massa dell’asse Y rispetto a una macchina convenzionale.
L’asse Y ha un baricentro basso determinato da una corsa di 100 mm dell’asse Z. È proprio questa caratteristica che permette la lavorazione di materiali sottili a velocità elevatissime.
Il nuovo oscillatore AF3500i-C impiegato sulla LCG-3015 è stato progettato con una maggiore densità del fascio migliorando anche la qualità della superficie dei pezzi tagliati. L’attenzione di Amada verso il risparmio energetico si consolida anche su questo modello di CO2 grazie al sistema ECO-Cut processo di taglio ad alta velocità che utilizza l’ossigeno come gas di assistenza e ugelli di piccole dimensioni, riducendo in questo modo tempi e costi di lavorazione.
«In questo caso parlando di laser CO2 – precisa Branchi – fondamentale è l’impiego di componenti di lunga vita operativa che raddoppiano l’intervallo di tempo che intercorre tra una manutenzione e un’altra. Importante è anche il livello di automazione che Amada fornisce ai suoi clienti in termini di carico/scarico pallettizzato sempre più veloce».
Nell’ambito del taglio laser a fibra l’ammiraglia Amada si chiama FOL 3015 AJ.
Velocità dell’asse pari a 340 m/min e massima qualità di taglio sono concentrate in uno spazio compatto e ridotto. Macchina e generatore sono progettati e sviluppati da Amada. La configurazione del generatore e la fibra ottica per il trasporto del fascio sono più semplici rispetto al sistema CO2. Questo riduce drasticamente i costi di manutenzione del generatore e delle parti ottiche.
La massima velocità di lavorazione è di 100 m/min, cinque volte superiore rispetto al laser CO2 convenzionale, infatti, il laser a fibra è dotato di azionamenti lineari rapidissimi che consentono una riduzione dei tempi di lavorazione.
Posizionata su un gradino più basso, quindi richiedente un investimento inferiore, la macchina laser a fibra modello LCG 3015 AJ ora disponibile anche con potenza di 2 kW. Estremamente flessibile, a differenza del modello FOL non ha motori lineari e le accelerazioni sono meno rapide.
«Abbiamo pensato a una macchina dall’ottimo rapporto prezzo/prestazioni per coloro che hanno bisogno di arricchire il proprio parco macchine con un sistema laser a fibra. Il sistema di movimentazione di ultima generazione è composto da motori con alta coppia e azionamento pignone elicoidale» conclude Branchi.