Con un evento suddiviso in due appuntamenti distanti una settimana l’uno dall’altro, Trumpf ha presentato in anteprima all’open house per il mercato italiano le ultime novità riservate a un pubblico sempre più esigente e attento.
Quattro giorni di open house per dare modo a clienti e potenziali di scoprire le tante soluzioni all’avanguardia per il settore della lavorazione della lamiera. Così, lo scorso maggio, Trumpf ha esposto un’ampia serie di macchine dimostrando la propria capacità di saper andare incontro alle sempre più spinte e differenti esigenze dei clienti.
La competitività delle aziende italiane non può che passare dall’innovazione tecnologica prima di ogni altra cosa, ma in una fase molto delicata come quella che sta attraversando il comparto manifatturiero del nostro paese gli investimenti devono essere molto mirati e sempre rispondenti alle necessità del momento.
Per questo chi produce macchine utensili deve abbandonare i panni di semplice fornitore per vestire quelli di risolutore di problemi, lavorando a stretto contatto con il cliente, consigliandolo e aiutandolo a gestire al meglio la produzione. Non solo a parole ma con i fatti.
Da questo presupposto che nasce TruTops Boost, nuovo sistema di programmazione unificato in un solo software. Esso consente uno scambio di informazioni utili per una maggiore produttività: le relazioni e le dipendenze tra il disegno, la piega e il taglio sono rilevate automaticamente e generano una geometria unica, adatta sia per il programma di piega che di taglio. Grazie al tasto Boost il sistema elabora automaticamente il programma NC.
«I clienti hanno avuto modo di vedere per la prima volta TruTops Boost alla scorsa edizione di Euroblech – dice Alberto Vismara, Responsabile commerciale di Trumpf Homberger. E sono rimasti entusiasti tanto che abbiamo dovuto accelerare la sua introduzione anche in Italia, sia per coloro che già hanno il nostro precedente software di programmazione, sia per coloro che ancora non lo hanno».
Le possibilità concesse dal nuovo software sono notevoli a cominciare dalla funzione Unfold inclusa di default per lo sviluppo di disegni 3D. Il nuovo modulo nesting di Boost riduce i tempi di preparazione, migliora l’utilizzo del foglio di lamiera e fornisce una panoramica accurata delle parti ancora da produrre.
A dimostrazione di quanto interesse abbia riscosso questo innovativo sistema di programmazione semplice e flessibile, durante l’open house sono stati organizzati dei seminari di presentazione appositamente dedicati a TruTops Boost.
Per ogni gusto, per ogni esigenza all’open house
La programmazione delle macchine eseguita in modo efficace e che aiuti la pianificazione della produzione ogni giorno è sicuramente molto importante, soprattutto quando il livello tecnologico, e quindi le potenzialità, delle macchine stesse aumenta di continuo.
E allora vediamo quali sono le principali novità dell’open house partendo dal nuovo impianto TruLaser 3030 fiber con sorgente TruDisk 4001 di produzione Trumpf. Si tratta di una macchina da 4 kW di potenza dotata dell’opzione BrightLine fiber che consente di tagliare spessori fino a 25 mm di ferro. Un nuovo impulso alla flessibilità del laser in fibra che segna un ulteriore passo verso la scomparsa del CO2?
«Assolutamente no – spiega Vismara – perché ci sono ancora tante carpenterie che tagliano solo grossi spessori, pertanto, gli impianti di taglio laser con sorgente CO2 sono più convenienti. È vero però che il mercato si è spostato in maniera netta verso la sorgete in fibra sia in Italia che in Europa proprio grazie ai nuovi impianti molto flessibili. La soluzione che adotta Trumpf chiamata BrightLine permette di parzializzare la potenza laser su due diametri del fascio a seconda dello spessore da tagliare. Per spessori elevati si allarga il raggio del fascio mantenendo ovviamente una corretta focale risolvendo il tipico problema dei sistemi con laser in fibra. La macchina è inoltre dotata di sistema RotoLas per il taglio tubi».
Il campo di lavoro è di 3.000 x 1.500 mm e la velocità massima simultanea è di 140 m/min.
Frutto dell’acquisizione della Codatto International è la nuova TruBend Center 5030, centro di piegatura semiautomatico esposto per la prima volta in Italia, mentre fa sempre bella mostra di sé in modo fisso nello show room di Ditzingen.
Si tratta di una macchina flessibile con cambio utensili automatico adatta a chi ricerca qualità, precisione e ripetibilità. Essa gestisce piccoli lotti produttivi di particolari di forma, dimensione e materiale differente, anche in minime quantità o in pezzi singoli senza necessità di frequenti attrezzaggi.
Rispetto alla piegatrice tradizionale o a una pannellatrice consente di realizzare in modo estremamente più semplice, veloce e preciso particolari sia standard che complessi. Tale flessibilità si traduce in riduzione dei tempi di piegatura fino all’80%. Tra i dati principali segnaliamo la massima lunghezza di piegatura di 3.123 mm, il massimo spessore del materiale di 3 mm per acciaio da costruzione (2,2 mm acciaio inox) e la massima altezza di nesting di 220 mm.
Ampio spazio è stato dato anche alla tecnologia di piegatura con la nuova nata della TruBend Serie 5000 da 3 e 4 metri e differente tonnellaggi. In particolare è stata presentata la nuova piegatrice TruBend 5130 con dinamica e consumi nettamente migliorati rispetto alla serie precedente.
«In questa nuova configurazione – dice Vismara – abbiamo due servomotori che azionano due pompe che lavorano in modo sincronizzato sui cilindri. L’olio in circolazione è chiaramente inferiore e lo stesso dicasi per i consumi elettrici necessari. La macchina è dotata del controllo dell’angolo di piega ACB Laser e della misurazione automatica dello spessore grazie al sistema TCB, che rileva lo spessore della lamiera appena pinzata in base a cui vengono regolati in automatico i movimenti della macchina».
La massima forza di pressione è di 1.300 kN, la lunghezza di piegatura massima è di 3.230 mm. 6 sono gli assi totali. La TruBend 5130 è controllata dal controllo Touchpoint TruBend.