
“Qual è lo stato attuale di adozione di soluzioni di logistica 4.0 nell’ambito del mondo produttivo e della distribuzione di prodotti del largo consumo?” Questa la domanda al centro dell’indagine e su cui ruotava il primo Osservatorio Intralogistica, di cui giovedì 27 giugno presso l’hotel Melia di Milano si è tenuta la presentazione dei risultati della prima edizione.
L’iniziativa, organizzata da INTRALOGISTICA ITALIA in collaborazione con Largo Consumo, GEA, Università di Parma e sostenuto da alcune importanti realtà del panorama industriale come Crown Lift Trucks, Dematic, Fives Intralogistics, Kardex Italia, Incas, Eurofork e S.P.E. Elettronica Industriale, si pone l’obiettivo ambizioso di dare l’input di partenza ad un monitoraggio regolare, finora assente e a diventare uno strumento di conoscenza e analisi per lo sviluppo di riflessioni sul campo.
Sulla base delle risposte raccolte e la successiva analisi dei dati è stato possibile elaborare un documento che mette in luce le attuali dinamiche del mondo della logistica interna in Italia ed evidenzia quanto tra i fattori impattanti, o potenzialmente tali, sull’organizzazione del magazzino al primo posto ci sono proprio l’ecommerce e l’omnicanalità (20% delle risposte), seguiti dalla riduzione dei livelli di scorta (18%) e dalla ricerca di efficienza produttiva (17%).
Nell’ambito della riorganizzazione del magazzino, l’introduzione di nuove tecnologie e la modifica dei percorsi dei flussi rappresentano le due principali operazioni messe in atto (42 e 40%). Nel primo caso, l’implementazione di software Warehouse Managing System ha costituito il 91% delle risposte, seguito dal 46% di soluzioni automatiche per lo stoccaggio.
Negli ultimi anni le aziende hanno raggiunto un elevato livello di dotazioni tecnologiche ma, come si sottolinea nel report, c’è ancora molta strada da fare. Gli intervistati segnalano come aree di potenziamento i sistemi avanzati di lettura (59%) e i terminali RF wireless di ultima generazione (55%), mentre i gestionali WMS e le soluzioni automatizzate per lo stoccaggio risultano essere al terzo posto (53%).
È interessante sottolineare che ad affrontare questo tipo di trasformazione tecnologica sono le aziende che hanno fatto ricorso a mezzi propri (58%), senza sfruttare le agevolazioni fiscali previste per l’automazione in una logica di Industria 4.0 (42%). Anche l’outsourcing sul piano consulenziale risulta essere una soluzione sistematica soltanto per il 2% degli intervistati.
Esternalizzare le attività di magazzino comporta diversi vantaggi ma l’operatore in conto terzi deve avere un approccio di gain sharing verso il committente (48%).
Infine, anche il tema energia ricopre per gli intervistati un ruolo fondamentale: il 57% delle aziende ha impianti di cogenerazione, il 33% ha raggiunto un’autonomia oltre il 33% e tra le soluzioni meglio rispondenti a esigenze di sostenibilità ambientale ed efficientamento energetico l’illuminazione Led precede, con il 26%, il fotovoltaico (22%).
Nella seconda parte della mattinata si è svolta una tavola rotonda dal titolo “Magazzino 4.0 – Supply Chain & Warehouse Management al centro di una rivoluzione?”.
Le principali riflessioni dei relatori:
“Le nuove tecnologie a guida laser (LGV) unitamente ad una sempre maggior facilità di integrazione delle macchine di campo (IOT, PLC) con i sistemi informativi aziendali (ERP) stanno rendendo l’automazione dei magazzini di fabbrica e dei centri distributivi sempre di più di rapida implementazione ed interessanti da un punto di vista economico/prestazionale senza la necessità di scendere a significativi compromessi in termini di flessibilità e scalabilità” (Marco Porzio, NPP Southern Region Supply Chain Head Nestlè Purina Italia).
“Da sempre l’industria ha avuto bisogno di adeguate infrastrutture logistiche per poter soddisfare nel migliore dei modi le esigenze dell’utilizzatore o del consumatore del proprio prodotto… Oggigiorno le parole chiave sono indubbiamente “efficienza” e “flessibilità” e per poter applicare questi concetti la logistica ha dovuto trovare nuovi flussi e nuovi modelli organizzativi, coadiuvati dal supporto sempre più spinto dei sistemi informativi.” (Lucio Morini, Supply Chain Manager, Gabbiano)
“La rapida evoluzione dell’e-commerce sta avendo un impatto formidabile sull’organizzazione della logistica delle aziende e su tutta la loro supply chain. Flessibilità ed efficienza sono un must. Le soluzioni smart, basate sull’automazione di magazzino di ultima generazione sono la giusta risposta per sfruttare al meglio questo cambiamento che è anche una grande opportunità per migliorare la posizione competitiva sul mercato.” (Stefano Cavezzale, Chief Sales Officer di Fives Intralogistics)
“Il ricorso all’automazione è ormai imprescindibile e questo porta a studiare l’edificio del centro distributivo tenendo conto delle esigenze dei sistemi di automazione e non il viceversa. Il software sta sempre più diventando la chiave di volta dei sistemi di automazione.” (Mauro Corona, Country Sales Manager di Dematic Italia)
“Diversi segnali indicano che il settore della logistica sarà un mercato in continua crescita soprattutto in Italia caratterizzato, oltre che dalla espansione (forse sarebbe meglio chiamarla esplosione) della logistica dell’ultimo miglio e dei volumi di prodotti processati, dalla terziarizzazione di processi e, in generale, della logistica di ritorno.” (Roberto De Gasperin, General Manager di Crown Lift Trucks)
“L’automazione dovrebbe mirare a ridurre le attività a basso valore aggiunto e dare priorità a sistemi che portino maggiore flessibilità e maggiore saturazione nella gestione degli spazi e migliorino la gestione dei basso rotanti.” (Elena Bassoli, Responsabile Trasporti e Logistica Sigma Realco)
INTRALOGISTICA ITALIA e l’idea di un Osservatorio
Attraverso un osservatorio permanente, INTRALOGISTICA ITALIA – fiera triennale organizzata da Hannover Fairs International GmbH e interamente dedicata alla logistica interna – in programma dal 4 al 7 maggio 2021 a Milano, desidera offrire a provider ed end-user la possibilità di dialogare in piena libertà e contemporaneamente rimanere agganciata al mercato durante gli anni di fermo fiera.
Andreas Zuege, General Manager di HFI, sostiene l’importanza che ha avuto il trovare uno strumento d’analisi che consentisse alla fiera INTRALOGISTICA ITALIA di rispecchiare l’esigenza del mercato a cui si rivolge e aggiunge: “per realizzare l’Osservatorio – continua Andreas Zuege – è stato necessario individuare partner con le necessarie competenze, in primo luogo nel settore dei beni di largo consumo.”
Concluso il primo appuntamento dell’Osservatorio Intralogistica, il prossimo momento previsto nel percorso di avvicinamento alla nuova edizione della fiera INTRALOGISTICA ITALIA sarà nella seconda parte dell’anno con la nomina dei membri dell’Advisory Panel 2021, al quale ha già aderito AISEM – Associazione Italiana Sistemi di Sollevamento, Elevazione e Movimentazione federata ANIMA.
Il report completo della prima edizione dell’Osservatorio Intralogistica può essere scaricato al seguente link: http://intralogistica-italia.com/osservatorio-intralogistica-registrazione/