La fabbrica innovativa Renishaw a BIMU 2016

Renishaw sarà presente a Bimu 2016 replicando, con un nuovo caso applicativo, il concetto di fabbrica innovativa con al centro un processo di fabbricazione additiva.

Bimu rappresenta per Renishaw un appuntamento di riferimento in particolar modo in questo momento dove il concetto di Industria 4.0 si sta sempre più concretizzando e questo permette di sottolineare l’importanza del ruolo che l’azienda ricopre come partener tecnologico globale.

Renishaw è un’azienda multi divisione che va a intervenire in fasi diverse del processo e questo si sposa perfettamente con il paradigma della Fabbrica Digitale.

Alla BIMU 2016, Renishaw andrà a replicare quello che è il concetto di fabbrica innovativa dove ogni fase del processo produttivo può essere migliorato usando una delle soluzioni offerte dall’azienda per aumentare la produttività e ridurre gli scarti. All’interno della piramide di processo divisa idealmente in varie fasi, Renishaw ha una parte che si occupa di controlli fondamentali che sono quelli da fare prima di partire con la lavorazione delle macchine, dopodiché la preparazione del processo dove si inseriscono i prodotti di ispezione del pezzo e presetting degli utensili; una fase di controllo durante il processo  in cui si aggiunge, oltre ai precedenti, anche il sistema Equator e infine il controllo alla fine del processo, che avviene in sala metrologica, dove Renishaw ha tutta una serie di prodotti per le macchine di misura a coordinate. Lo stand Bimu replicherà un processo prodottivo ottimizzato e quindi si parte da creare un pezzo da una stampante 3D di metallo, una volta creato si verifica il semilavorato con una Equator, una volta verificato viene introdotto in macchina per le lavorazioni meccaniche di contorno alla fabbricazione additiva e all’interno delle lavorazioni meccaniche verranno utilizzati dei sistemi sonda in grado di controllare il processo sulla macchina utensile, dopodiché una volta sicuri del risultato dimensionale e delle tolleranze ottenute dal processo produttivo si passa alla sala metrologica per la certificazione vera e propria del pezzo.

Roberto Rivetti

Roberto Rivetti

Per dimostrare questo ciclo – dice Roberto Rivetti, Amministratore delegato di Renishaw Italia – che porta dal concepimento dell’oggetto ad averlo realizzato e certificato, abbiamo deciso di prendere un pezzo fatto da un nostro cliente per un team di moto da corsa che partecipa al moto GP World Championship categoria Moto 2 e al CEV (Campionato Europeo di Velocità). Per loro siamo andati a realizzare un oggetto per la sospensione anteriore veramente innovativo realizzato con una macchina per la produzione additiva Renishaw. Il componente è la parte superiore della forcella prima ottenuto per lavorazioni meccaniche e saldature. Il pezzo è stato realizzato in modo alternativo sostanzialmente per due ragioni: realizzare in modo convenzionale un particolare di questo tipo in quantità limitate essendo soggetto a modifiche ogni stagione, significa farlo a un costo abbastanza elevato, occorre ripartire da zero non riuscendo quindi a soddisfare le tempistiche ristrette del team; in secondo luogo il componente ha un certo peso, pertanto è stato riprogettato completamente per rendero adatto alla fabbricazione additiva. Il risultato è un compomente che pesa 260 grammi, ovvero il 40% in meno del componente originario“.

Sempre a proposito di Additive Manufacturing Renishaw presenterà in BIMU la nuova RenAM 500 M dedicata alla produzione di serie. I pezzi sono ottenuti partendo da polveri metaliche finissime depositati in strati di spessore variabile da tra i 20 e i 100 micron e fuse in atmosfera inerte con laser da 500 W.

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