Non esiste tassa sui condizionatori, solo obblighi di legge.
Dopo pochi giorni dall’annuncio del Premier Renzi sulla riduzione delle tasse nel 2016, ecco che alcuni giornali hanno provveduto a riportare con i piedi per terra gli italiani: in arrivo la tassa sui condizionatori.
“Ecco come farà a coprire il buco Tasi e Imu!” qualcuno avrà subito pensato. Battute a parte, quando si parla di nuove tasse le persone giustamente si allarmano ma ci ha pensato Alessandro Riello con una dichiarazione di oggi 24 luglio a riportare la calma. In buona sostanza il presidente di Assoclima afferma che si tratta di un’errata interpretazione di un decreto nazionale di recepimento della direttiva europea sulla prestazione energetica nell’edilizia che promuove il contenimento dei consumi energetici nel settore civile, a beneficio di tutti i cittadini. Grazie al monitoraggio e ai controlli periodici di efficienza dei propri impianti termici o di condizionamento in questo caso, si potranno ottenere risparmi significativi in bolletta.
Chi possiede un condizionatore dovrà quindi dotarsi del libretto di impianto, una sorta di carta di identità dell’apparecchio. Secondo Riello il problema degli impianti obsoleti riguarda anche il settore della climatizzazione
“Le aziende che operano in Italia nel settore della climatizzazione sono leader a livello mondiale mentre in Italia fanno molta fatica a competere in un mercato dove ancora vincono tecnologie obsolete e prodotti di scarsa qualità”.
In altre parole, non una tassa sui condizionatori ma un rispario energetico. Più tranquilli ora?