Renishaw prima sede

Tutto ebbe inizio da una sonda

Renishaw Italia ha celebrato i primi 50 anni del Gruppo Renishaw presso il Museo dell’Automobile di Torino, in ricordo anche dell’importante contributo che la mutinazionale inglese ha dato al settore. L’evento ha visto la partecipazione di circa 150 persone tra clienti OeM, End Users, Channel Partners, giornalisti e membri dello staff della filiale italiana

di Cristina Gualdoni

Nel 1973 nasceva Renishaw che veniva fondata dall’attuale Presidente esecutivo, sir David McMurtry, per commercializzare una sonda a contatto da egli stesso inventata, che doveva risolvere un problema di misura dimensionale di Rolls Royce inerente ai motori Olympus montati sull’aereo supersonico Concorde. La sonda inoltre rappresentava la soluzione alle sfide affrontate da molte officine di precisione in tutto il mondo, consentendo finalmente di automatizzare per la prima volta le ispezioni sulle macchine di misura a coordinate (CMM).

I fondatori di Renishaw Sir David McMurtry e John Deer

I fondatori di Renishaw Sir David McMurtry e John Deer

Rolls-Royce ne acquisì il brevetto riconoscendo McMurty come inventore, il quale parlò della sonda a contatto con un collega, John Deer, attuale Vicepresidente di Renishaw, anche lui consapevole dell’ampio potenziale commerciale dell’invenzione; Rolls Royce accettò di concedergli in licenza il brevetto, ma solo a patto che fondassero una società per conto loro. Il 4 aprile 1973 venne dunque registrata la Renishaw Electrical Ltd.

McMurtry e Deer si resero presto conto del potenziale insito nell’utilizzo delle sonde sulle macchine utensili a controllo numerico (CNC) e nel 1977 Renishaw lanciò il suo primo tastatore per macchine utensili.

Nonostante una quota significativa dell’attuale attività di Renishaw continui a basarsi sui sistemi di misura per CMM e macchine utensili, l’azienda offre ora un’ampia gamma di sistemi metrologici per la calibrazione, il feedback di posizione e la misurazione con i relativi accessori, inclusi stili e fissaggi. Da allora, Renishaw applica le sue competenze chiave anche alla produzione e al controllo di processo, nonché allo sviluppo di prove non distruttive tramite l’utilizzo della spettroscopia Raman, di robot e di sistemi di neurochirurgia, oltre ad essere leader nel campo della stampa 3D in metallo.

La prima sonda

Nei vari anni è cresciuta e si è ampliata andando ad acquisire sempre più mercato tanto da arriavre fino in America e Canada. Per quanto riguarda la storia italiana è del 1989 l’apertura della prima filiale italiana.

Così Enrico Orsi, Business Manager presso Renishaw Italia, ha ripercorso le tappe fondamentali della storia aziendale. Ma menzione speciale va fatta anche  a due prodotti più recenti: la sonda REVO che ha consentito un aumento di 10 volte della velocità di misura, l’introduzione delle divisioni di Additive manufacturing ed il calibro Equator.

Negli ultimi 50 anni, le soluzioni Renishaw hanno rivoluzionato molti aspetti fondamentali della fabbricazione di componentistica e della ricerca scientifica, contribuendo al miglioramento della produzione di prodotti ad alte prestazioni che utilizziamo nella vita di tutti i giorni. Dalla produzione di velivoli, autovetture, smartphone, batterie per veicoli elettrici, pannelli solari alla neurochirurgia, è praticamente impossibile trovare un settore che non abbia in qualche modo beneficiato delle continue innovazioni di Renishaw.

Oggi l’azienda è quotata alla Borsa di Londra nel FTSE 250 Index con una valutazione di circa 3 miliardi di sterline, conta 5.100 dipendenti in 56 paesi e investe il 12% dei propri ricavi in progettazione e R&D.

Will Lee, CEO di Renishaw, ha affermato: “Questo è l’anno giusto per riflettere sugli incredibili traguardi raggiunti dai nostri co-fondatori e dai nostri dipendenti, che hanno fatto moltissimo per lo sviluppo della manifattura di precisione in tutto il mondo, ciò ci permette di guardare al futuro con estrema fiducia. La formula che ha assicurato il successo di Renishaw negli ultimi 50 anni resta al centro del nostro approccio strategico: investire pesantemente in ricerca e sviluppo per garantire un flusso continuo di prodotti di eccellenza; impegno mirato a una produzione in-house di alta qualità che ci permetta di soddisfare le ambiziose richieste dei nostri clienti e, infine, l’orientamento a un’assistenza clienti di prim’ordine disponibile a livello capillare tramite le numerose filiali del Gruppo.”

Lee ha concluso: “Vorrei anche ringraziare i nostri clienti e fornitori, con molti dei quali abbiamo collaborato a stretto contatto per gran parte della nostra storia e condiviso molte storie di successo; un sentito ringraziamento va anche ai nostri stakeholder e alle comunità locali che hanno sostenuto con forza la nostra crescita e il nostro successo.”

A seguire si è svolta la Tavola Rotonda alla quale hanno partecipato rappresentanti di importanti realtà manifatturiere, accademiche e commerciali come Baker-Hughes, RoboQbo, Università di Pisa e AR Sistemi.

La tavola rotonda

L’evento è proseguito con un pranzo di specialità piemontesi, che ha permesso di creare un’atmosfera molto conviviale tra i partecipanti e che è stata l’occasione per molte persone di confrontarsi su tematiche inerenti al futuro del mondo manifatturiero davanti ad alcune delle migliori specialità enogastronomiche del territorio piemontese. La giornata si è poi conclusa con una visita guidata al Museo dell’Automobile che, con i suoi 90 anni di storia e le oltre 200 vetture che hanno fatto la storia del settore automotive mondiale, ha permesso ai partecipanti di godersi tutta la bellezza del design e dell’evoluzione della tecnica che questo settore ha saputo offrire nei suoi numerosi anni di storia. Anni di storia che Renishaw grazie alle sue soluzioni e all’impegno delle persone che hanno fatto e che fanno tutt’oggi parte di questa straordinaria realtà, ha contribuito a rendere ancora più speciali.

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